2a - scuola primaria Fermi - Cusano Milanino - 16 maggio 2008
Giornata umida e piovosa quella di oggi! Ma fra uno scroscio di pioggia e l'altro riusciamo a passare un po' di tempo nei boschi e nei prati del Parco Nord di Milano.
Ci incontriamo alle due e mezza, subito dopo la fine di un acquazzone. Il prato, le piante e il bosco in cui ci addentriamo sono bagnati: sulle foglie rotolano ancora milioni di goccioline.
Ci fermiamo in una radura e ci presentiamo: voi siete la seconda
A, accompagnata da tre maestre, io sono Riccardo, la vostra guida
di oggi.
Facciamo conoscenza fra di noi e conosciamo tante cose sul questo
grande parco che siete venuti a visitare: scopriamo che i suoi giovani
boschi sono stati tutti piantati dall' uomo, sono cioè artificiali.
Ma pian piano la natura sta facendo il suo corso, e anno dopo anno,
prendendo sempre più spazio, sta facendo diventare sempre più
naturali questi boschi artificiali.
Mi dite, cosa interessantissima, che avete già sentito una
storia simile: l'avete vista a teatro, nella rappresentazione di un
bellissimo libro di Jean Giono intitolato "L'uomo che piantava
gli alberi".
Il protagonista del libro, come tante persone qui sul territorio del
Parco Nord, ha creato un bosco là dove c'era solo una landa
brulla. E in questo bosco alberi, arbusti, uccelli, insetti e tanti
altri animali hanno trovato posto per vivere e riprodursi.
Vediamo insieme i lavori che avete fatto a scuola: su tre cartelloni avete scritto le norme di comportamento all'interno di un parco, gli oggetti che potevano esservi utili in questa giornata, e le cose che vi aspettavate di vedere: bene, avete fatto un bel lavoro.
Ma è arrivato il momento di spostarci, di lasciare il bosco
e raggiungere un'altra zona del Parco. E nel tragitto abbiamo una
piacevole sorpresa: un picchio rosso (avete notato di che colore ha
la testa e la parte sotto la coda?) sta portando da mangiare ai suoi
piccoli, e fa avanti e indietro dal suo nido: un bel buco scavato
nel tronco di un pioppo.
Salutiamo il picchio e il pioppo...
...e c spostiamo nel boschetto recintato.
Qui c'è un percorso, costruito con tronchi piantati verticalmente nel terreno. Dovete percorrrlo, ad occhi chiusi, seguendo le indicazioni di un vostro compagno che, con gli occhi aperti, vi fa da guida. E' più difficile guidare, o essere guidati?
E ora lasciamo un ricordo al Parco: scriviamo i vostri nomi su un foglio speciale, fatto da uno strato sottile di legno, e poi andiamo ad attaccarlo al ramo di un albero nel bosco, un sanguinello: qui altre classi prima di voi hanno lasciato lo stesso segno di passaggio.
Il messaggio è lasciato...
ed è già ora di andare: ci incamminiamo verso il pullman
sotto una leggera pioggia e ci salutiamo: ciao ciao!